Il GoJu e il karategi nero: considerazioni e riflessioni del M. Gamba
In Italia, sono stato uno dei primi ad indossare il Karategi Nero, lo portò il mio maestro di arti marziali di quell’epoca, dagli Stati Uniti,
al ritorno da uno degli aggiornamenti da lui tenuti nel dojo del M° Peter Urban, per divulgare il Goju nel mio Paese.
Non fu certo facile per la scuola del Goju in Italia, per quei pochi maestri e allievi del tempo.
Nelle dimostrazioni e competizioni, noi dovevamo quasi giustificare il colore del Karategi (Gi) e la diversità dei Kata rispetto agli stili conosciuti in Italia,
nonostante lo stile americano vantasse un’ottima impostazione nel combattimento.
Più volte ci sentimmo dire che, per raggiungere risultati apprezzabili, avremmo dovuto indossare un Karategi bianco, ma la nostra determinazione nel
dimostrare il valore dello stile e dell’insegnamento del Maestro fondatore ci portò a continuare sulla strada intrapresa.
Nelle varie manifestazioni e competizioni, con il passare del tempo, ottenemmo i risultati che ci aspettavamo.
Il pubblico era attirato da questa scuola, anche perché venivano dimostrate: l’uso delle armi di Okinawa e il Ju Jutsu (difesa personale).
Si notava anche una diversità nel combattimento, soprattutto per l’uso delle gambe ( in particolare quella in posizione anteriore);
tutt’oggi, questa impostazione è usata con successo e spettacolarità anche da altre scuole.Dal lontano 1974 non ho più smesso di indossare questo abbigliamento. Negli ultimi anni ho visto, in occasione di competizioni e manifestazioni, tanti karategi neri e mi sono spesso chiesto:
dov’erano e cosa facevano questi atleti negli anni ’70, ’80, ’90 ?
Chi di loro ha studiato a diretto contatto del M° P.Urban ?
Chi ha avuto il piacere e l’onore di dormire nel Dojo americano del fondatore dello stile, di ospitare il Maestro, nei suoi viaggi in Italia, nella propria casa?
Chi si è sentito chiamare dal M° P.Urban, brother, fratello?
Chi, all’epoca, lo ha difeso nelle avversità?
Il Maestro, durante i suoi soggiorni in Italia, aveva sempre rifiutato la sistemazione in albergo preferendo la mia casa.
Ora molti fanno buon uso del karategi nero e del pugno, simbolo del karate U.S.A.