Un percorso di vita nel Karate: il Maestro si racconta
Verso la metà degli anni ’60, ebbi l’occasione di vedere in televisione una manifestazione di arti marziali e ne fui particolarmente attratto; cercai subito, qui a Padova, dove vivevo (e vivo tutt’ora), una palestra dove poter cominciare a praticare il Karate; il servizio di leva però, interruppe quasi subito questo primo approccio verso le arti marziali orientali..
Durante il servizio militare visitai alcune città tra le quali: Milano, Roma e Bologna, dove, a differenza di Padova, il karate era decisamente già molto diffuso; a Padova esistevano solamente un paio di palestre di una certa importanza.
All’inizio degli anni ’70, decisi di cominciare quel percorso che mi ha condotto fino ad oggi, nella palestra del M° Rossato; sotto la sua guida raggiunsi il grado di I kyu (Cintura Marrone) di Vado Ryu (lo stile che si praticava in quel dojo), e dopo alcuni anni, di Cintura Nera III Dan di Go Ju Italia. Il primo contatto con lo stile Go Ju U.S.A. avvenne quindi nella palestra del M° Rossato, che nel 1973 aveva cominciato a stabilire contatti con questo stile, attraverso viaggi negli Stati Uniti e invitando Maestri statunitensi in Italia.
Il Go Ju mi appassionò immediatamente, in quanto si confaceva pienamente al mio carattere combattivo.
Fu in questo periodo che ebbi l’occasione di conoscere personalmente il M° Peter Urban fondatore dello stile Go Ju U.S.A., invitato in Italia dalla federazione di arti marziali FE.NA.M presieduta dal M° Rossato.
Tra me e il Gran Maestro Peter Urban si stabilì subito una fortissima intesa reciproca sotto il profilo umano (tra tutti gli allievi Urban mi chiamava “brother”, fratello); questo incontro fu determinante per la mia vita futura, era il 1977.
Con il 1978 si concluse anche il rapporto con il M° Rossato, poichè, io ed alcuni altri praticanti decidemmo di approfondire lo stile Go Ju direttamente con il suo fondatore.
Furono anni di intenso lavoro, con viaggi negli Stati Uniti nel Dojo del M° Urban e con sue venute in Italia, ospite nel mio Dojo.
In America e in Italia, ebbi anche modo di conoscere, collaborare e praticare con vari Maestri di altri Stati e di altri stili, accrescendo il mio bagaglio di conoscenze e perfezionando lo stile del M° Urban.
Contemporaneamente alla pratica del karate, mi applicai alla pratica delle armi tradizionali di Okinawa che sono complementari al karate, soprattutto nello stile Go Ju Americano.
Nel 1978 il M° Urban mi conferì ufficialmente l’autorizzazione a diffondere lo stile Go Ju U.S.A. in Italia, dandomi la facoltà di dar vita ad un Dojo, che già avevo creato qualche anno prima, con il nome di TORA DOJO, ovvero Dojo della TIGRE.
Secondo una sua consuetudine, il M° Urban ad ogni allievo, in base alle particolari caratteristiche, attribuiva un nome che lo distingueva, Tigre fu il mio (Iron ed Elephant furono ad esempio i nomi attribuiti ad altri Maestri).